Cultural historian and evolutionary theorist Riane Eisler talks to Le Simplegadi about
her vision of new human possibilities and her belief in humanity’s capacity for
caring and mutuality as an alternative to the violence and domination of much of
recorded history. In her ground-breaking works, The Chalice and the Blade (1987)
and Sacred Pleasure (1995), both published in more than 20 languages including
the recent Italian re-editions by Udine University Press Forum, she gives evidence of
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1979
Università degli Studi di Udine
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Education
1988 Degree in Biology Universita’ of Trieste with 110/110 and laude
1989 Attended EMBO course "Antibodies in Cell Biology" European Molecular Biology Laboratory Heidelberg Germany.
1991 Attended FEBS course "Techniques in Cell Biology" Aarhus University Denmark.
This question is at the centre of my research activity that mostly involves the following arthropods: the honeybee, Apis mellifera and the sheep tick, Ixodes ricinus.
Several aspects are investigated including ecology, behaviour, immunity, physiology, chemical ecology, using many different techniques, including analytical chemistry, molecular biology and others.
L'attività di ricerca riguarda la sintesi, caratterizzazione e applicazione in catalisi omogenea di composti metallorganici con particolare attenzione al ruolo delle interazioni non-covalenti nel determinare la loro struttura e reattività. Queste interazioni deboli influenzano profondamente la struttura e la reattività dei composti metallorganici sia in termini stechiometrici che catalitici. Il loro studio in soluzione viene effettuato attraverso tecniche di indagine basate sulla risonanza magnetica nucleare.
La scomparsa di Conor Fahy, a cui l'Università di Udine ha conferito la laurea d'onore in Conservazione dei Beni Culturali nel 1997, ha significato la perdita di una delle figure più significative nell'ambito della storia del libro italiano del Rinascimento.
Sto lavorando attualmente per realizzare la pubblicazione di alcuni suoi scritti inediti e per completare alcune ricerche rimaste a metà, che mi auguro potranno vedere la luce nei prossimi anni. Intanto metto a disposizione i ricordi pubblicati in occasione della morte e uno scritto che ricorda il suo occhio di bibliografo.