Curriculum e Pubblicazioni

INFORMAZIONI PERSONALI

Sede di lavoro: Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali. Università di Udine. Via delle Scienze 208. 33100 Udine

Telefono: +39 0432 558598 

E-mail: federico.cazorzi [at] uniud.it

Website: http://people.uniud.it/page/federico.cazorzi

https://www.mendeley.com/profiles/federico-cazorzi/

Scopus Author ID: 6506576301 

ResearcherID: B-7579-2013

Orcid ID: orcid.org/0000-0002-0771-8168

 

ISTRUZIONE UNIVERSITARIA

Titolo di “Dottore di Ricerca” in Idronomia, a Roma nel Maggio 1988.

Tra il 1984 ed il 1990 vincitore di varie borse di studio che gli hanno consentito di perfezionarsi nel settore dell’idrologia negli Stati Uniti presso la Purdue University (Indiana) e presso l’Hydrological Engineering Center (U.S. Army Corp of Engineers) di Davis (California).

Esame di stato per l’abilitazione all'esercizio della professione di "Dottore Forestale" nel 1983.

Laurea in Scienze Forestali presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Padova nel marzo 1983.

 

CARRIERA UNIVERSITARIA

Il 14/01/2015 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore universitario di prima fascia per il settore concorsuale 07/C1.

Dal 2001 è Professore Associato presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Udine. SSD AGR08. Settore concorsuale 07/C1. 

Ricercatore universitario presso il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova dal gennaio 1990, ricercatore confermato dal gennaio 1993. In tale ruolo ha svolto attività didattica e di ricerca nell'ambito delle discipline dell’Idrologia Forestale e delle Sistemazioni Idraulico-Forestali. 

Dal 2013 al 2019 è stato Coordinatore del Corso di Studio in Scienze per l’Ambiente e la Natura (Laurea triennale) dell’Università di Udine.

E’ attualmente titolare degli insegnamenti di: ”Meteorologia e idrologia (modulo Idrologia)” al Corso di Laurea in Scienze per l’Ambiente e la Natura, e “Sistemazioni Idraulico-Forestali” al Corso di Laurea in Scienze Agrarie, curriculum "Sistemi Montani e Forestali".

Docente di "Ingegneria naturalistica" alla Laurea Magistrale (inter-ateneo Udine e Trieste) in Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura dal 2009 al 2019.

Docente di “Ingegneria Agraria (modulo Idraulica)” al Corso di Laurea in Scienze Agrarie dal 2001 al 2017;

Docente di “Sistemazioni e Territorio” alla Laurea Specialistica Interuniversitaria in “Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli” degli Atenei di Udine, Padova e Verona, dal 2003 al 2005.

Docente di “Geomatica” al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura dal 2001 al 2003.

Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Ambiente e Vita” dell’Università di Trieste a partire dal 2013 – ciclo XXIX.

Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Scienze agro-ambientali” dell’Università di Udine dal 2011 – ciclo XXVII al 2012 – ciclo XXVIII.

Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Economia Ecologia e Tutela dei Sistemi Agricoli e Paesistico-ambientali” dell’Università di Udine dal 2007 – ciclo XXIII al 2010 - ciclo XXVI.

Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Gestione ambientale dei bacini idrografici e tecniche di rappresentazione del territorio” dell’Università di Padova fino al 2009 – ciclo XXV.

Docente di “Impiego di GIS in idrologia” presso il Master in Difesa e Manutenzione del Territorio dell’Università di Padova nel 2001 e 2002.

Docente di “Informatica Applicata” al Corso di Laurea in “Viticoltura ed Enologia” dell’Università di Padova dal 2000 al 2003.

Docente di “Elementi di Informatica” alla Scuola Diretta ai Fini Speciali in “Tecnica Enologica” presso l’Università di Padova dal 1994 al 2000.

Professore supplente di “Idraulica Agraria” e di “Irrigazione e Drenaggio” presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Udine ininterrottamente dal 1994 al 2000.

Docente di “GIS e modellistica idrologica” presso la Scuola Superiore di Catania nell’anno accademico 1999/2000.

Docente di “Idraulica” alla Scuola di Specializzazione in Acquacoltura presso l’Università di Udine.

Docente di “Risorse Idriche nei Sistemi Agro-Forestali”, modulo del corso integrato “Analisi dei Fattori Ambientali”, presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Padova nell’anno accademico 1998/99.

Docente di “Tecnica dei Sistemi Informativi Geografici” alla Scuola di Specializzazione in “Parchi e Giardini” presso l’Università di Padova nell’anno accademico 1998/99.

Docente di “Irrigazione e Drenaggio” presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Padova dal 1996 al 1998.

Professore a contratto presso l'Università di Padova nell'anno accademico 1986/87 per un corso integrativo al corso ufficiale di “Idrologia Forestale” sulle possibilità di utilizzo della tecnologia informatica nelle scienze idrologiche.

E’ stato relatore di numerose tesi di Laurea e di Dottorato e ha fatto parte di numerose commissioni finali di esame di Laurea e di Dottorato a Udine, Padova, Milano.

 

ALTRI INCARICHI DIDATTICI

Ha tenuto numerosi corsi e seminari presso varie istituzioni scientifiche e didattiche sul tema dell’utilizzo dei GIS nel settore della difesa del suolo.

Docente al “Curso de GIS en Hydrologia y Manejo de Cuencas” tenutosi a Mendoza (Argentina) nel novembre 1994 e organizzato dal Centro Regional Andino dell’INCYTH (oggi Instituto Nacional del Agua), dal CONICET, dall’Associazione Italiana di Idronomia e dalla società Beta Studio srl.

Docente al "Curso de Especializacion en la Gestion de Sistemas Hidrocos", presso l'Associazione Italiana di Idronomia in Padova, (1988).

Docente, relatore di tesi e membro della commissione d’esame finali nel 23° (1987) e 24°(1988) “Corso Internazionale Postuniversitario di Idrologia” organizzato dal Centro Internazionale di Idrologia "Dino Tonini" dell'Università di Padova.

Docente nelle sei edizioni (1987-89 e 1991-93) del “Corso Internazionale di Specializzazione sullo Sviluppo e Gestione dei Bacini Idrografici” organizzato dall'Istituto Italo Latino Americano, dall’Università di Padova e dalla Provincia Autonoma di Trento per conto del Ministero degli Affari Esteri.

Docente al Corso di specializzazione "La Manutenzione del Territorio Montano", tenutosi a Milano nel giugno 1986, su tecniche per la realizzazione di banche dati di bacino.

Docente del corso di Cultura in Ecologia organizzato dall’Università di Padova nel 1984 (XXI edizione) a San Vito di Cadore.

Relatore in numerosi congressi e convegni su temi relativi all'acquisizione e al trattamento dei dati idrometeorologici e territoriali e alla modellistica idrologica nei bacini montani.

 

ATTIVITÀ DI RICERCA

Idrologia, gestione delle risorse idriche e difesa del suolo con particolare riferimento alla gestione dei bacini montani in ambiente agrario e forestale.

Idrologia Nivale e Glaciologia. Ricerche in campo sui principali ghiacciai delle Alpi orientali (Ortles, Cevedale, Canin, Montasio), sviluppo e impiego di modelli matematici.

Sviluppo e utilizzo di sistemi informativi idrografici (GIS) per la definizione delle caratteristiche morfometriche, idrologiche e di uso del suolo nei bacini idrografici. Progettazione e realizzazione di moduli software GIS in ambito idrologico. Valutazione degli effetti idrologici della copertura forestale e delle variazioni d'uso del suolo.

Modellistica idrologica per la previsione delle piene e la valutazione delle risorse idriche. Progetto e realizzazione di modelli matematici distribuiti, su base GIS, per la simulazione dei fenomeni idrologici.

Non ha mai smesso di dedicarsi alla ricerca in pieno campo, che considera fortemente qualificante, nei settori dell’idrologia nivale, della glaciologia, dell’erosione e del trasporto solido.

 

ATTIVITÀ IN AMBITO NIVO-GLACIOLOGICO

Fin dalla Laurea ha iniziato a lavorare sulla modellistica idrologica con particolare attenzione alla simulazione dei processi nivali, fondamentali nell’impiego dei modelli nei bacini alpini. Risale a quella fase la stesura del modello AHM, dotato di un simulatore del tipo degree-day implementato in modo semidistribuito con meccanismi innovativi per l’epoca.

Nell’ambito dell’idrologia dei bacini montani ha sempre dedicato specifica attenzione all’idrologia nivale collaborando negli anni ‘80 all’avvio del bacino sperimentale dell’alto Cordevole a Vizza (Arabba – BL) orientato allo studio dei processi nivali. Il bacino sperimentale ha fornito i dati sui quali è stato basato lo sviluppo di un originale approccio alla modellistica dei processi di fusione nivale. Il modello è stato presentato nel 1996 nel lavoro Snowmelt modelling by combining air temperature and a distributed radiation index pubblicato sul Journal of Hydrology ed ha ricevuto a tutt’oggi oltre 100 citazioni nelle banche dati ISI e Scopus. L’approccio modellistico proposto è stato ripreso e applicato in ambito glaciologico da Regine Hook e si è consolidato in uno specifico filone della letteratura sull’argomento. Il modello originariamente sviluppato per la simulazione della fusione delle nevi stagionali è stato modificato e adattato in ambito glaciologico, integrando una serie di specifici processi relativi anche alla fase di accumulo. I codici di calcolo del modello: EISModel - Energy Index Snow-and-ice Model sono a richiesta pienamente disponibili alla comunità scientifica. 

Si è occupato di modellazione dei processi nivali nella regione andina dell’Aconcagua e del Tupungato nell’ambito di una decennale collaborazione con l’Instituto Nacional del Agua – Centro Regional Andino di Mendoza (Ar), sviluppata in vari progetti di ricerca.

L’interesse per le ricerche in ambito glaciologico si è concretizzato, a partire dal 2002, nella collaborazione al monitoraggio nivo-glaciologico del ghiacciaio de La Mare nel gruppo Ortles-Cevedale. L’attività, inserita in un progetto di ricerca dell’Università di Padova dal titolo Effetti delle variazioni climatiche sulla criosfera dell’Ortles ha visto, oltre agli usuali rilievi alle paline di ablazione finalizzati alla valutazione diretta del bilancio di massa, l’installazione sul ghiacciaio di stazioni meteorologiche automatiche e lo sviluppo di una serie di rilievi specifici orientati allo all’approfondimento dei processi di accumulo, dell’albedo e dei fenomeni di raffreddamento da venti catabatici. Recentemente il monitoraggio del ghiacciaio de La Mare è stabilmente entrato a far parte delle attività di monitoraggio del Comitato Glaciologico Trentino. L’attività sul gruppo Ortles Cevedale si è ulteriormente arricchita con la partecipazione al Progetto Ortles: “A salvage program of the Ortles ice as a possible paleoclimatic archive since the Otzi time”, promosso dal Byrd Polar Research Center (Ohio State University). In tale contesto ha partecipato nella fase di progettazione e realizzazione della stazione meteorologica automatica installata nell’ottobre 2011 a quota 3850 nei pressi della vetta dell’Ortles. 

La grande esperienza nelle attività di rilievo e rappresentazione digitale del territorio ha portato alla partecipazione al progetto Sperimentazione di tecniche di rilievo LiDAR e TLS per lo studio della criosfera alpina. In tale contesto sono state avviate le attività di periodico monitoraggio mediante scansione laser terrestre del ghiacciaio del Montasio nelle Alpi Giulie. Sullo stesso ghiacciaio ha poi sperimentato tecniche Structure from Motion di rilievo fotogrammetrico digitale terrestre, con la medesima finalità di ricostruire in modo multitemporale i DTM. Queste ultime costituiscono oggi la procedura corrente per la misura dei volumi per il calcolo del bilancio di massa.

 

RESPONSABILITÀ SCIENTIFICA PER PROGETTI DI RICERCA

Interreg V Italia-Austria 2019-2022 Responsabile scientifico e Lead Partner del progetto INADEF (Innovative Nowcasting and phenomenological based eArly warning system for DEbris Flow events). Budget complessivo € 869.122,70.

PRIN 2010-2011 Responsabile di una Unità di Ricerca su “Monitoraggio e modellazione dei processi idroerosivi con impiego di rilievi ad alta risoluzione” cofinanziata dal MIUR nell’ambito del progetto PRIN 2010-2011. 36 mesi. 

PRIN 2003 Responsabile di una Unità di Ricerca su “Tecniche di rilievo, misura e modellazione degli effetti idroerosivi della viabilità minore nei bacini sperimentali” cofinanziata dal MIUR nell’ambito del progetto PRIN 2003. 24 mesi. 

Coordinatore del gruppo di ricerca sullo sviluppo di ADB-Toolbox, software GIS open-source del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Portale Cartografico Nazionale. 2009-2012.

Responsabile di una Unità di Ricerca su “Studio per lo sviluppo di nuovi criteri tecnici e normativi per il riordino del vincolo idrogeologico” realizzato dall’Università di Udine per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, 2005-2008. 

Responsabile di una Unità di Ricerca su “Hydro-geological processes inside the catchments” in collaborazione con la Direzione Regionale delle Foreste e della Caccia del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del progetto europeo “Catchrisk” di Interreg3B, 2002-2005. 

Responsabile di una Unità di Ricerca su “Progetto di massima e sperimentale rivolto al riordino del vincolo idrogeologico all’interno di un bacino idrografico campione situato nel Collio Goriziano” per conto della Direzione Regionale delle Foreste e della Caccia del Friuli Venezia Giulia, 2003-2004.

 

PARTECIPAZIONE AD ALTRI PROGETTI DI RICERCA

PRIN 2005 Monitoraggio e modellazione integrata dei processi idrologici di piena e di innesco dei fenomeni di franamento superficiale per piccoli e medi bacini montani. Responsabile prof. Fattorelli, coordinatore prof. Fattorelli. 24 mesi. 

PRIN 2000 Analisi integrata dei processi di innesco dei fenomeni gravitativi di versante e di colata detritica. Responsabile prof. Fattorelli, coordinatore prof. Puglisi, 24 mesi. 

PRIN 1998 Dinamica delle aree sorgenti di sedimento e ricostruzione morfologica nei torrenti alpini. Responsabile prof. Fattorelli, coordinatore prof. Puglisi, 24 mesi. 

Progetto “Metodologia per la definizione di una carta della fragilità territoriale per la Provincia Autonoma di Trento” con l’Associazione Italiana di Idronomia, 2005-2006. 

Progetto INCO-C Research Network “Climate Impact on Water Resorces and Dryland Agricolture - CLIWARDA” nell’ambito del programma comunitario "International Cooperation with developing countries" - DG XII INCO-DC. 

Progetto “Analysis of regional water resources and their management by means of numerical models and satellite remote sensing in Mendoza, Argentina - Science and Technology for Development 1989-91” per la parte relativa alla “Previsione dei deflussi nivali nei bacini andini dell’Aconcagua” 

Unità Operativa 3.24 del “Gruppo Nazionale per la Difesa dalla Catastrofi Idrogeologiche” del Consiglio Nazionale delle Ricerche. 

Progetto di “Flood Forecasting” nell’ambito del "Climatology and Natural Hazards Research Programme" europeo. 

Progetto dell’Associazione Italiana di Idronomia per lo sviluppo di una metodologia standard, basata su GIS, per la definizione della portata di progetto nei bacini montani delle provincie di Trento e Bolzano. 

Progetto commissionato dal Centro Studi e Ricerche dell’ENEL per lo studio della modellazione delle portate di magra su base geomorfologica (1997). 

Progetto dell’Associazione Italiana di Idronomia sulla regionalizzazione delle precipitazioni di breve durata ed elevata intensità nella Provincia di Trento (1996).

 

ALTRI INCARICHI SCIENTIFICI

E’ membro del Comitato Glaciologico Italiano.

E’ socio dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria.

E' stato socio dell'Associazione Italiana di Idronomia fino allo scioglimento della stessa nel 2016. 

E’ stato revisore di progetti PRIN 2004 e di vari progetti scientifici finanziati dalle Università di Padova, Udine e Bolzano.

E’ abitualmente revisore di pubblicazioni per riviste internazionali tra cui: Journal of Hydrology, Annals of Glaciology, Journal of Glaciology, Geomorphology, Natural Hazards and Earth System Sciences, Science of the Total Environment, Journal of Geophisical Research, Journal of Agricoltural Engineering, European Journal of Remote Sensing, Italian Journal of Engineering Geology and Environment.

Dal 2006 al 2010 ha collaborato con il Centro Interdipartimentale Cirgeo dell’Università di Padova nella progettazione e realizzazione di software relativo al Portale Cartografico Nazionale del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. 

Tra il 2000 e il 2002 è stato ideatore, progettista e sviluppatore del software “HydroGrid2k2” per la manipolazione di informazioni Gis di tipo raster in ambito idrologico. 

Progettista del software GIS Woditem (Watershed Oriented Digital Terrain Model) di cui ha realizzato la prima versione nel 1984 e la prima versione per Windows nel 1995.

Coautore della stesura del codice di calcolo AHM (An Hydrologic Model) derivato da una completa revisione del modello idrologico di bacino Stanford Watershed Model IV per adattarlo all’applicazione nei bacini alpini (1983-84).

Membro del gruppo di lavoro coordinato dal prof. Sergio Fattorelli che ha condotto numerose applicazioni della modellistica idrologica di tipo continuo nei bacini alpini (1983):

Membro del gruppo di ricerca coordinato dal prof. George Fleming per la revisione del modello idrologico continuo Strathclyde in vista di una sua applicazione alla previsione delle piene in tempo reale sui bacini del Piave e del Cordevole. (1982-84) 

 

INCARICHI DI TERZA MISSIONE

Nel 2007 è stato co-fondatore della società “Geomatica & Ambiente”, spin-off accademico dell’Università di Padova. Dal 2007 al 2014, anno di scioglimento, è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione. L’azienda si è occupata prevalentemente di sviluppo di software GIS avanzato (in ambiente open-source) e di post-elaborazione di dati topografici ad altissima risoluzione da scansione laser aerea e terrestre.

Consulente di varie società impegnate nella realizzazione di progetti ambientali per gli aspetti relativi alla modellistica idrologica, alle reti di monitoraggio e ai sistemi informativi geografici.

Consulente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi per la caratterizzazione idrologica dei torrenti dell’Appennino tosco-emiliano, e in particolare per la valutazione delle portate di magra nelle situazioni di derivazione e prelievo (1999).

Consulente esperto della Unione Europea per conto della quale ha compiuto varie missioni in America Latina (Paraguay, Bolivia, Argentina) per la progettazione di Sistemi Informativi Geografici e di reti di monitoraggio ambientale (1997). 

Consulente dell’Azienda Speciale di Sistemazione dei Bacini Montani (Provincia Autonoma di Trento) per l’impiego dei sistemi informativi geografici nella gestione delle informazioni territoriali per la redazione dei piani di bacino e per la definizione di una procedura per il calcolo dell’idrogramma di progetto basata su un approccio modellistico di tipo distribuito (1996).

Progettista e coordinatore dello sviluppo del software per la realizzazione della banca dati idrometeorologici “LIBRARY” per la gestione dei dati della rete di telemisura della Regione Veneto, (1984-86).

Membro del gruppo di lavoro per la realizzazione di un sistema per la previsione delle piene in tempo reale nel bacino del Piave (1984-1990) per la Regione Veneto. In tale contesto ha collaborato alla progettazione della rete di monitoraggio, integrata con radar meteorologico, per il rilevamento dei dati in tempo reale e per l’aggiornamento della banca dati. Ha inoltre realizzato la messa a punto dei modelli matematici di previsione e la loro interconnessione automatizzata alla banca dati.

Consulente della Provincia Autonoma di Trento (Servizi Forestali) per il problema della valutazione degli effetti idrologici dei mutamenti d’uso del Suolo nel bacino del Sarca di Campiglio (TN) (1992-93) 

 

INCARICHI DIVERSI

Dal 6 luglio 2004 al 6 giugno 2009 è stato chiamato dal Sindaco di Sacile (PN) a ricoprire la carica di assessore esterno (tecnico) ai lavori pubblici con l'incarico prevalente di curare la sicurezza idraulica della Città. Tra i numerosi lavori avviati e in buona parte completati è particolarmente orgoglioso di aver ideato e portato a realizzazione un canale scolmatore di piena tra due corsi d'acqua che, costato poco più di cinque milioni di euro, ha dimostrato la propria efficacia a salvaguardia del territorio dalle piene durante numerosi significativi eventi di piena. Al fine di garantire la didattica universitaria ha scelto di non avvalersi del congedo temporaneo nel periodo di impegno amministrativo, tuttavia per cinque anni ha fortemente ridimensionato la propria attività scientifica.