Soggettività umana e innovazione tecnologica. Problematiche e prospettive neuroscientifiche e filosofiche in tema di diritti

Progetto del PSD DISG ricerca 2022-25, WP2: Impatto tecnologico e tutela dei diritti dell’uomo nei vari settori del diritto eurounitario

Il processo di digitalizzazione attribuisce un ruolo sempre maggiore alla tecnologia in attività e interazioni umane giuridicamente rilevanti. Ne costituiscono un esempio le nuove interfacce digitali (Brain-Computer Interfaces) nei rapporti economici, politici ed amministrativi. Esse, tuttavia, pongono anche problemi circa la possibilità che un essere umano determini in modo autonomo e libero la propria volontà. Le neuroscienze stanno compiendo passi importanti nello studio dei modi in cui le interfacce digitali condizionano i meccanismi cognitivi e volitivi degli esseri umani (p.es. l'attenzione e la deliberazione). Al loro apporto occorre però affiancare un’indagine più complessa, di tipo ontologico, che studi l’interazione macchina-uomo nella prospettiva della relazione mezzo-fine. Sotto questo profilo, si palesa altresì la necessità di uno studio delle conseguenze giuridiche dell’inversione di questa relazione sostanziale e dei casi e delle situazioni in cui si è prodotta o rischia di prodursi, soprattutto con riferimento alle pratiche di manipolazione digitale del comportamento umano (es. Big Nudging) e ai rischi di lesione di diritti fondamentali come quello all’autodeterminazione.Il progetto intende stabilire una collaborazione tra filosofi del diritto, filosofi dell'azione e neuroscienziati per indagare la rilevanza giuridica dei risultati finora raggiunti dalle neuroscienze e dall’antropologia informatica.

 

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