Norme bibliografiche essenziali per i laureandi
Il testo
- Comporre pagine di circa 25 righe (calcolate
su una pagina priva di note)
- Utilizzare un carattere di 12 punti se si
impiega Times New Roman (o un altro carattere di impatto - grafico equivalente)
- Il foglio deve avere margini di circa 3 cm. ca. su ogni lato.
- Utilizzare un'interlinea doppia (o di 1,5)
nel testo
- Utilizzare un'interlinea singola nelle note
e nelle citazioni lunghe all’interno del testo che vanno composte in un
carattere leggermente inferiore (11 punti). Queste ultime vanno distinte dal
testo principale con uno stacco (riga bianca prima e dopo) e con un rientro
- Utilizzare il corsivo quando si usano nel testo italiano parole in lingua
straniera, compreso il latino
Le citazioni
a) Monografie:
Nome + Cognome per esteso (in maiuscoletto) + titolo in corsivo + luogo di edizione +
editore + anno di pubblicazione + eventuale indicazione delle pagine di
riferimento, preceduta da “pp.”
esempio:
Ugo Rozzo, La strage ignorata. I fogli volanti a stampa nell’Italia dei secoli XV
e XVI, Udine, Forum, 2008, pp. 36-38.
b) Saggi
contenuti in miscellanee:
Nome + Cognome per esteso (in maiuscoletto) + titolo in corsivo seguito da “in” + titolo
(in corsivo) della miscellanea + eventuale “a cura di” + iniziale del nome e
cognome per esteso del curatore + luogo di edizione + editore + data + numero
di pagine complessivo preceduto “pp.” +, eventualmente, dall’indicazione “in
part.” + “pp.”
esempio:
Ugo Rozzo, La fortuna editoriale di Girolamo Savonarola nell’Italia del
Cinquecento, in La lettera e il
torchio. Studi sulla produzione libraria tra XVI e XVIII secolo, a cura di
U. Rozzo, 9-70, in part. pp. 64.
c) Articoli in
rivista:
Nome + Cognome per esteso (in maiuscoletto) + titolo in corsivo + titolo del periodico tra virgolette
(caporali), + numero di annata + anno solare di riferimento tra parentesi +
numero di pagine complessivo preceduto da “pp.” +, eventualmente,
dall’indicazione “in part.” + “pp.”
esempio:
Ugo Rozzo, Filippo Tinghi editore e
tipografo tra Firenze Lione e Ginevra, «La Bibliofilia», 109 (2007),
pp. 239-270.
La
cosiddetta bibliografia finale
Se breve, come di norma per le tesi triennali,
è preferibile il titolo Nota
Bibliografica. Per le tesi magistrali, i criteri variano caso per caso, con
eventuali suddivisione interne (Fonti inedite elencate a parte etc.)
NB: I ringraziamenti possono essere posti
all'inizio o alla fine del lavoro su pagina non numerata. NON sono obbligatori;
devono essere sobri e di lunghezza proporzionata all'entità del lavoro.